Soft Commodities View: Moderatamente negativa Cacao Nel mese di febbraio abbiamo assistito ad un rimbalzo molto forte del prezzo del cacao. Le quotazioni hanno intrapreso la più forte fase rialzista dal 1961, passando dai 2670 dollari la tonnellata di inizio mese fino ad un livello superiore ai 3000 dollari. Tale rialzo è stato determinato dalle notizie provenienti dal Ghana, secondo produttore di cacao più grande dopo la Costa D’Avorio, dove i raccolti hanno subito una forte riduzione a causa del clima secco registrato in tale area negli ultimi mesi. Nonostante ciò, la pressione rialzista sui prezzi potrebbe essere frenata dalle preoccupazioni riguardo l’andamento della domanda di cacao nel corso del 2015. Il dato relativo alle macinazioni, ossia il principale indicatore sui consumi di cacao, nell’ultimo trimestre del 2014 ha fatto registrare un calo del 17% in Asia, evidenziando un brusco rallentamento della domanda. Il calo della domanda potrebbe proseguire a causa della decisione di gran parte delle aziende del settore dolciario in Asia, nell’America del nord ed in Europa a ricorrere a prodotti alternativi al cacao, come ad esempio l’olio di palma. Tale decisione è conseguenza dei forti rialzi dei prezzi del cacao registrati nel corso del 2014 che hanno spinto i produttori a valutare ipotesi alternative. L’utilizzo di prodotti sostitutivi al cacao potrebbe verificarsi soprattutto in Asia, dove le minori regolamentazioni facilitano gli interventi nella composizione dei prodotti commercializzati.
Soft Commodities View: Moderatamente negativa Cacao Nel mese di febbraio abbiamo assistito ad un rimbalzo molto forte del prezzo del cacao. Le quotazioni hanno intrapreso la più forte fase rialzista dal 1961, passando dai 2670 dollari la tonnellata di inizio mese fino ad un livello superiore ai 3000 dollari. Tale rialzo è stato determinato dalle notizie provenienti dal Ghana, secondo produttore di cacao più grande dopo la Costa D’Avorio, dove i raccolti hanno subito una forte riduzione a causa del clima secco registrato in tale area negli ultimi mesi. Nonostante ciò, la pressione rialzista sui prezzi potrebbe essere frenata dalle preoccupazioni riguardo l’andamento della domanda di cacao nel corso del 2015. Il dato relativo alle macinazioni, ossia il principale indicatore sui consumi di cacao, nell’ultimo trimestre del 2014 ha fatto registrare un calo del 17% in Asia, evidenziando un brusco rallentamento della domanda. Il calo della domanda potrebbe proseguire a causa della decisione di gran parte delle aziende del settore dolciario in Asia, nell’America del nord ed in Europa a ricorrere a prodotti alternativi al cacao, come ad esempio l’olio di palma. Tale decisione è conseguenza dei forti rialzi dei prezzi del cacao registrati nel corso del 2014 che hanno spinto i produttori a valutare ipotesi alternative. L’utilizzo di prodotti sostitutivi al cacao potrebbe verificarsi soprattutto in Asia, dove le minori regolamentazioni facilitano gli interventi nella composizione dei prodotti commercializzati.